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25 Marzo 2015
Aqui Cour non c’è più

Era nato nel 1993 ed è morto oggi, a 22 anni. Con il mio cattivo italiano non riesco esprimere la mia rabbia per questa morte così inutile. Aqui è morto giovane a causa di tutto quello che lo sfruttamento e il menefreghismo della razza umana ha provocato al suo corpo. La sua vita non è stata "umana", in nessun modo. Aqui, credo che tu abbia acquistato fiducia negli esseri umani nei tuoi ultimi quattro anni, quelli che hai trascorso qui. Credi, abbiamo provato tutte le strade possibili per aiutarti, ma alla fine non ha più funzionato niente.

Ti voglio tanto bene e mi manchi già.

EZ
Aqui Cour
La sua storia

Aqui Cour, un puro sangue inglese nato 1993.
Arrivato al Rifugio 15 Aprile 2011

Aqui
Circa 120 chilogrammi sotto il peso.


      Il ginocchio infettato pieno di pus.

Aqui
Naso bruciato. 
Aqui
Il tendine d'Achille strappato e di conseguenza il bacino gravemente fuori equilibrio.
Sfruttamento totale !!


Aqui

Aqui Cour è nato in Francia. A sei anni è arrivato in Italia. Ha fatto gare di velocità e siepe - prima di finire in un maneggio per passeggiate. Dopo un brutto incidente è diventato inutile ....e cosi massacrato è arrivato da noi.







Povero Aqui Cour ... uno dei tanti !!



In collaborazione con il Dott. Andrea Bertoli (Osteopata) e il Dott. Sergio Forapani (Ortopedico), Aqui Cour si sta riprendendo. Certi danni sono irreparabili e possiamo solo tentare di migliorare la situazione. Dopo aver curato i denti grazie al Dott. Simone Zoccarato Aqui Cour sta acquistando chili.
Aqui
Appello per Aqui Cour
Appello
Aiutate a mantenere Aqui Cour
Aqui
Aqui Cour è stato portato al Rifugio da un camionista di Bergamo, con l'accordo che sarebbero state pagate le spese di manutenzione e veterinarie da lui. Dopo tre mesi il Signor Giovanni non si è fatto più vedere né sentire lasciando sulle spalle del Rifugio le spese sostenute (1600 euro).

Cerchiamo un'adozione a distanza per Aqui Cour. Rinunciando a 2 pizze al mese puoi contribuire alle cure ed al benessere del nostro Aquilone !

La storia di Aqui Cour

    è la storia che potrebbero raccontare tanti cavalli come lui, emblemi dello sfruttamento nell'agonismo. Cavalli che, terminati i successi, le gare e i guadagni (Aqui ha reso 65.000 euro in vincite), vengono condotti nel successivo girone della speculazione: il maneggio. Quando nemmeno ai maneggi assicurano più introiti, l'abuso continua fino allo sfinimento nei centri di ippoterapia per concludersi poi nell'orrore del macello. Questa è la fine che fanno pressoché la totalità di queste nobili creature.
Aqui Cour è un galoppatore purosangue inglese nato nel 1993. Gareggia fino all'età di sette anni aggiudicandosi vittorie che fanno guadagnare al proprietario cifre considerevoli.
Al termine della carriera agonistica Aqui viene venduto e incomincia a lavorare nei maneggi. Inizia così a passare di mano in mano in una lenta discesa verso l'inferno. In uno degli ultimi maneggi incorre in un grave infortunio che causa la rottura del tendine di Achille.

Accumulando via via danni su danni, Aqui diventa così inutilizzabile. Ritenuto anche indegno ad avere diritto a una pietosa soppressione, viene fotografato dal suo lato migliore e messo in regalo su Subito.it.

Notato da un potenziale nuovo proprietario viene prelevato e portato al Rifugio del Cavallo per essere rimesso in forze, in vista del viaggio che avrebbe dovuto portarlo verso la nuova e definitiva casa. Già dai primi controlli, però, Aqui appare in condizioni peggiori di quelle dichiarate: non solo il tendine è rotto e lasciato senza cure ma un ginocchio presenta un ascesso purulento, il suo bel muso è bruciato dal sole e martoriato dagli insetti, lo stato di denutrizione è molto preoccupante. Il nuovo proprietario decide di lasciarlo in degenza con l'impegno di sostenere tutte le spese necessarie alle cure e al mantenimento.
Promesse del tutto inconsistenti. Ben presto non darà più notizie di sé, sparirà abbandonando il cavallo con tutte sue difficoltà e le sue esigenze sanitarie.

È il 2011, Aqui Cour ha solo 18 anni. Il Rifugio lo prende definitivamente in carico.

Ci si occupa subito del suo tendine d'Achille: Aqui Cour nel tempo ha assunto posture antalgiche che hanno sovraccaricato il posteriore destro provocandogli dolore e infiammazioni. Viene curato in modo da riacquistare equilibrio. Le condizioni di vita e l'umore migliorano e vengono mantenute ma grazie all'aiuto di integratori come l’artiglio del diavolo, lo zenzero e l'MSM. Massaggi e terapie con la coperta magnetica diventano parte delle cure quotidiane. Il tendine viene sostenuto con una struttura assicurata da una fasciatura: questo gli permette di camminare, sdraiarsi ed alzarsi autonomamente.
Così Aqui comincia stare bene, vivere senza il supporto costante di farmaci e farsi nuovi amici, equini e umani.

Nell'agosto del 2014 però le sue condizioni peggiorano: ecografia e radiografia mostrano che il posteriore destro, che compensa la forza che manca a quello lesionato, è senza cartilagine e liquido sinoviale. L'articolazione del femore è priva di ammortizzazione. Anche se cammina con dolore, la sua classe e la sua voglia di vivere sono immutate.

I suoi referti vengono inviati alla clinica di Ferrara, una delle migliori in Italia in ambito ortopedico equino. Le notizie tanto attese arrivano presto ma non sono buone: l'intervento non concede previsioni di speranza.

Ora ad Aqui Cour resta l'ultima possibilità: un trattamento intrarticolare , principio attivo è lo stanozololo, un derivato sintetico ormonale. Sei punture del costo di 100€ l'una, per sei settimane. L'efficacia della cura innovativa in campo veterinario sarà valutabile solo fra due o tre mesi.

Se questa terapia non portasse alcun miglioramento si continuerà il trattamento antalgico farmacologico fintantoché il suo fisico non si arrenderà. Allora saremo pronti insieme allo staff medico ad affrontare con Aqui Cour, in mezzo ai suoi amici e nel suo paddock, la pena dell'eutanasia di quel suo corpo schiacciato da un passato di imperdonabili sfruttamenti e negligenze.

Non rendiamoci complici di storie come questa, perché di Aqui Cour ce ne sono tanti, più di quanti uno possa pensare. Non alimentiamo gli anelli di questa catena di sofferenza e morte. AGIAMO!